Con due cortometraggi di Antonio Lucarini si chiude la seconda edizione del cineforum. Dopo la serata dedicata ad “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri e dopo la proiezione di Souvenir Srebrenica di Roberta Biagiarelli il gruppo giovani del circolo Culturale la Gioconda, G-quadro, vi invita a partecipare alla terza serata dedicata alla riproduzione di due cortometraggi prodotti, realizzati e interpretati da Antonio Lucarini. Tra il 1996 e il 1998 Antonio realizza Ali di Pongo, Anna che non può vedere, Una Rosa. Due! e Nero come il Mistero, partecipando con questi al festival di Belluria, al Round festival di Rimini al prestigioso Torino Film Festival e al festival Arcipelago di Roma. Dopo due anni di sosta e una notevole evoluzione di stile, Lucarini realizza gli ultimi due corti Ivo(2000) e Sei piccoli frammenti di Stefano(2000). Il primo resta inedito, mentre il secondo partecipa al Genova FilmFest e ottiene la menzione speciale della giuria. SONO QUESTI DUE CORTI CHE LUCARINI HA SCELTO PER LA PROIEZIONE DI OSTRA, considerandoli le sue opere più mature. In questi due piccoli film, il protagonista è per la prima volta lo stesso Lucarini e molti dei temi e delle ossessioni contenute (la solitudine, la difficoltà di trovare l’amore oggi…), torneranno nella sua successiva produzione teatrale. IVO di e con Antonio Lucarini (2000) durata 10’ In questo cortometraggio, Lucarini interpreta Ivo, un tenero, ritardato, rappresentante di bretelle che nessuno vuole. E’ lui stesso a raccontare la sua vita di fallimento e solitudine. Riesce a comunicare solo con alcuni suoi “amici” di peluche, gli unici che riescono ad ascoltarlo. Alla fine perderà anche il suo lavoro e si rifugerà nel suo sogno della donna che ama che non ha mai conosciuto fino a un tragico destino. SEI PICCOLI FRAMMENTI DI STEFANO di Antonio Lucarini, con Antonio Lucarini, Carlo Cecchi e Mara Ferretti. (2000) durata 9 ’ Stefano è uno scrittore fallito che non riesce a pubblicare niente. Le sue sono storie di oggetti che si ribellano agli uomini (un semaforo stanco di dirigere il traffico; una forbice di un parrucchiere che non vuole più tagliare i capelli alla donna che ama…) che non hanno alcun successo. La sua storia di alienazione e miseria è raccontata dai suoi rapidi monologhi ma soprattutto dai brevi resoconti della vicina di casa acida che lo spia e del suo editore cialtrone che non si ricorda neanche il suo nome, in strane brevi interviste. La narrazione si compone, appunto, di sei brevi frammenti che ci mostrano la solitudine di Stefano che alla fine decide di scomparire dal mondo. L’appuntamento è dunque per mercoledì 28 alle ore 21:15 presso il Giardino delle Sore ad Ostra. L’ingresso è gratuito.
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