Ho appena appreso che il Direttore della ASUR di Senigallia, Dott. Franco Pesaresi, avrebbe deciso di interrompere il servizio di guardia medica nel Comune di Ostra, che attualmente viene utilizzato dai Comuni di Ostra e Ripe. Si tratta di una decisione gravissima, che finirà per ledere i diritti più elementari dei cittadini del Comune di Ostra, di fronte alla quale non potremo certo rimanere passivamente in silenzio. Oggi oltre undicimila cittadini della vallata (tanti sono quelli di Ostra e Ripe) utilizzano il servizio di Guardia medica di Ostra. A differenza di altre realtà della Valle si tratta di una popolazione davvero variegata, formata da molti anziani, ma anche da molte giovani famiglie che, negli ultimi anni, hanno deciso di trasferirsi nei nostri due comuni posti a confine con quello di Senigallia. Proprio la presenza di anziani e bambini determina la necessità di avere in loco un servizio che principalmente è rivolto a queste fasce più deboli della popolazione. Peraltro Ostra, nonostante sia il centro più popoloso dell’entroterra senigalliese, ha già pagato in passato i tanti tagli operati scelleratamente: prima è stato chiuso l’Ospedale poi la RSA, per cui l’ultimo presidio sanitario che rimane alla popolazione è, appunto, il servizio della Guardia Medica, oggi minacciato dalla chiusura progettata, senza alcuno scrupolo, dal dott. Pesaresi. Di fronte a questo progetto sono certo che l’intera popolazione del Comune di Ostra non rimarrà in silenzio, come purtroppo accaduto in passato, ma saprà unirsi e mettersi a difesa di un così importante servizio. Per questo invito sin d’ora il dott. Franco Pesaresi a comunicarmi la sua disponibilità a partecipare ad incontri pubblici, ove potrà esporre pubblicamente, e non nelle segrete stanze, i motivi di questa sua decisione e ove potrà confrontarsi con i cittadini. Aggiungo di essere molto deluso da quanto accaduto, anche dal punto di vista politico-istituzionale: pur avendo avuto in anticipo la sensazione, manifestata a più riprese agli organi di stampa, che il nuovo Direttore Generale sarebbe stato colui che avrebbe definitivamente compromesso la sanità senigalliese e dell’intera valle, avevo deciso, dietro sollecitazione degli altri colleghi Sindaci, di dare fiducia alle parole del dott. Pesaresi e di credere alle sue promesse. Chi con me ha seguito la vicenda sa che Pesaresi ha sempre sostenuto e garantito che i servizi sul territorio non sarebbero mai stati toccati, così come quelli offerti dall’Ospedale di Senigallia, bollando i miei interventi e quelli degli altri Sindaci, che avevano avuto la lungimiranza di comprendere che cosa stava accadendo, come interventi strumentali, finalizzati solo ad avere qualche giorno di notorietà. Proprio per dissipare ogni dubbio sulla onestà del mio intervento avevo deciso di abbassare i toni e vedere cosa sarebbe accaduto, nella speranza di essermi sbagliato. Purtroppo non è stato così: oggi i tanti cittadini, non solo di Ostra ma di tutta la valle che stanno perdendo servizi essenziali sanitari, i tanti lavoratori ospedalieri che stanno vedendo non mantenute, senza alcun ritegno, le promesse occupazionali garantite dal Dott. Pesaresi, sanno che se, allora, tutti i Sindaci e le Associazioni politiche e sindacali avessero condiviso il nostro grido di allarme, oggi non ci troveremmo certo a questo punto. Quello che sta accadendo è ancora più grave dal punto di vista politico, se si considera che il Direttore Generale dott. Franco Pesaresi ha preso decisioni così importanti disattendendo completamente le direttive impartitegli dalla Conferenza dei Sindaci e venendo meno a quanto lui stesso aveva illustrato e garantito in quella sede. Ancora più grave il fatto che ha deciso di operare tagli, di cui fino a ieri aveva negato l’esistenza, ai servizi sanitari locali senza sentire il bisogno di convocare i Sindaci di tutto il territorio per manifestare loro questa sua reale intenzione Di fronte a tale comportamento spero che i miei colleghi, ed in particolare il Sindaco di Senigallia, abbiano il coraggio e l’onestà intellettuale di intervenire a difesa di tutta la popolazione della zona, spero che i sindacati decidano di aprire un nuovo tavolo di discussione sulla sanità locale, sono sicuro che i cittadini e gli operatori sanita ri sono pronti a far sentire, in ogni sede, la loro voce. C’è ancora il tempo di rimediare a questa lenta ed ingiusta agonia sanitaria, purchè lo si voglia.
sindaco di Ostra
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