Ostra. Di fronte ad un taglio di trasferimenti statali di circa 150 mila euro, l’impegno della Confartigianato è di sostenere un confronto continuo con l’amministrazione comunale di Ostra per riuscire a creare sinergie a favore delle famiglie, delle imprese e del territorio. Nell’incontro che si è svolto nella cittadina ostrense dedicato al bilancio partecipativo si è parlato del futuro del territorio in maniera franca e senza nascondere le difficoltà esistenti. In particolare la Cgia locale ha proposto una mappatura per valutare forze e debolezze del sistema produttivo ed elaborare una strategia comune per la ripresa, ma anche tutela del Made in Italy, integrazione tra turismo, artigianato e commercio, lotta al lavoro nero e all’abusivismo. Un confronto proficuo alla presenza del sindaco Massimo Olivetti, dell’assessore al Bilancio Luigi Barigelli e dell’assessore alle Attività economiche Egidio Muscellini. Un impegno comune per la ripresa e lo sviluppo della microimprenditorialità ostrense. Il 2011 si prospetta non facile. “Il Comune infatti - ha affermato il sindaco - si vedrà tagliare finanziamenti pari a 150 mila euro e la manovra del Governo si farà sentire nell’intero triennio 2011, 2012, 2013. Oltre a questa riduzione c’è da rispettare anche il Patto di stabilità, una responsabilità che pesa e penalizza un piccolo Comune come quello di Ostra vincolandone spese e investimenti”. L’assessore Luigi Barigelli ha assicurato che non verranno ritoccate le tariffe e che si farà di tutto per ottimizzare le spese. La Confartigianato, presente con il responsabile mandamentale Giacomo Cicconi Massi e con il Presidente Fabio Luzi, ha voluto portare all’attenzione dell’Amministrazione ostrense le enormi difficoltà che le imprese stanno attraversando. “Io credo - ha ricordato Giacomo Cicconi Massi – che la politica debba comprendere il ruolo centrale della nostra imprenditoria. Gli artigiani assieme ai piccoli commercianti in un territorio come questo hanno creato benessere e occupazione e debbono essere salvaguardati in tutti i modi. Le aziende che si affacciano al mercato partono a volte prive di un qualsiasi disegno imprenditoriale e così facendo non contribuiscono che a rovinare il mercato stesso”.
silvia argentati
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