Ostra. Continua a far discutere la questione del locale comunale utilizzato per quindici anni dal sindacato pensionati Cgil ed ora adibito per la compilazione del censimento. “Intendo denunciare pubblicamente l’atteggiamento del sindaco di Ostra Massimo Olivetti che, unilateralmente ed in modo assai discutibile, ha deciso di togliere allo Spi Cgil, il locale che il sindacato dei pensionati utilizzava, con una presenza di due ore a settimana, per dare assistenza e informazioni ai cittadini e soprattutto ai pensionati di Ostra”; – ha ribadito in conferenza stampa il segretario Cgil di Senigallia Mohammed El Hasani. Questione che il sindaco di Ostra ha chiarito affermando che il sindacato Cgil utilizzava il locale comunale, sito a piano terra del palazzo comunale, senza regolare autorizzazione o contratto.
Di parere differente El Hasani, il quale dice: “Vogliamo precisare che l’utilizzo dei locali è stato autorizzato a suo tempo dall’amministrazione dell’allora sindaco Morganti e che l’attuale sindaco Olivetti era l’assessore all’urbanistica, quindi non eravamo lì clandestinamente. La questione per noi è politica, vale a dire, abbiamo chiesto in data 26 luglio 2011 un incontro al sindaco per proporre delle soluzioni, incontro sollecitato l’11 agosto e risollecitato il 9 settembre senza che il primo cittadino si sia degnato di risponderci, in data 14 ottobre il nostro segretario gli telefona direttamente e anche in quella occasione il sindaco rinvia la discussione ad una data successiva, nel frattempo cambia la serratura del locale quindi ci impedisce di entrare”.
Il sindacato Cgil vuole rivolgere al primo cittadino ostrense tre domande, “sperando di ottenere risposte serie – dice El Hasani - perché Olivetti non vuole parlare con il sindacato? Perché vuole costringere i suoi cittadini a pagare i servizi che il nostro sindacato offre gratuitamente ai pensionati di Ostra? E infine vuole favorire qualche altro sindacato?”.
Lontano dunque l’accordo tra Olivetti e El Hasani. Il sindaco sottolinea di aver offerto al sindacato altre soluzioni che però non furono accettate”.
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