martedì 23 novembre 2010

La Cisl: “I servizi non si toccano”. Il sindacato è perentorio. Pesaresi: “Tanti gli aumenti ma risorse confermate”

Ostra. Una lente d’ingrandimento sui problemi della terza età e sui tagli in ambito sanitario; questo il fulcro della tavola rotonda tenutasi nel palazzo comunale. All’incontro, promosso dalla Cisl Pensionati dal titolo “Servizi socio-sanitari sul territorio e ruolo delle istituzioni locali” hanno preso parte il segretario generale Fnp Cisl Ancona Gilberto Bora, il sindaco di Ostra Massimo Olivetti, il direttore dell’Asur 4 di Senigallia Franco Pesaresi, il coordinatore dell’Ambito Maurizio Mandolini e il responsabile Cisl zona di Senigallia Maurizio Andreolini.
“Il progressivo innalzamento dell’età e il crescente numero degli over 65 sono realtà certe – ha esordito Bora - gli enti locali e le istituzioni non possono quindi esimersi dall’affrontare le questioni legate alle terza e quarta età. È necessario tener conto di interventi di prevenzione, organizzare servizi efficaci perché la famiglia, da sola, non è più in grado di far fronte ai carichi assistenziali. Le amministrazioni comunali devono rimettere in discussione i bilanci preventivi per il 2011 al fine di salvaguardare le prestazioni già attivate”.
Negli 11 Comuni dell’Ambito territoriale N.8, che va da Arcevia a Senigallia, gli anziani rappresentano il 25% della popolazione, la percentuale più alta della provincia di Ancona e dell’intera Regione, con una media del 2,7% in più rispetto alla media nazionale.

“Nei confronti dei “nati prima” i Comuni hanno attuato 4 tipologie di servizi – spiega il coordinatore Mandolini – per primo i Trasferimenti monetari tanto che dal 2006 al 2010 la spesa dei Comuni per questo tipo di intervento si è più che triplicata raggiungendo una somma di 100 mila euro; in secondo luogo si è consolidato il Servizio domiciliare raggiungendo 180 persone del territorio con un costo medio annuo di 4 mila euro a persona; in terzo luogo si è posta attenzione ai Servizi diurni con 17 strutture, 7 residenze protette, 7 case di riposo, 2 case albergo per anziani e 1 centro diurno per Alzheimer; in ultimo l’esperienza di socializzazione nei Centri sociali”.
Per i prossimi anni tuttavia la situazione si prospetta difficile con problemi economici alle porte. La richiesta della Cisl Pensionati è quella di garantire gli interventi consolidati e ripensare all’organizzazione dei servizi.
“Nonostante la situazione economica non favorevole puntiamo alla riconferma di quei servizi ben strutturati sul territorio – ha sottolineato Pesaresi - per il prossimo anno avremo a disposizione 157 milioni di euro, e cioè le stesse risorse dello scorso anno, nonostante i numerosi aumenti. È indubbio che si fa fatica a mantenere gli stessi servizi, tuttavia andiamo avanti monitorando attentamente ed evitando gli sprechi. Nei prossimi mesi lavoreremo sul Punto unico di accesso per facilitare le prestazioni sociali e sanitarie, sulla Valutazione integrata e sul Chronic Care Model che punta alla continuità assistenziale”.
Critico il sindaco Massimo Olivetti il quale ribatte: “I nuovi progetti non devono andare a compromettere i servizi al cittadino, né dal punto di vista sanitario né dal punto di vista sociale. Il nostro territorio ha già pagato: negli anni ’80 è stato chiuso l’ospedale di Ostra provocando forti disagi alla comunità e a tutt’oggi il servizio di cardiologia non è più domiciliare. I tagli, dell’1 e mezzo per cento non giustificano una diminuzione dei servizi. La previsione di un riordino della sanità con un unico piano socio-sanitario ha il sentore di un altro carrozzone; quando si mettono insieme due settori si perde sia da un lato che dall’altro”.

SILVIA ARGENTATI

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