martedì 9 novembre 2010

“Riaprire il dibattito sentendo tutti”. I sindaci Bello e Olivetti chiedono a Mangialardi una nuova conferenza: per evitare sorprese

Senigallia. I sindaci di Ostra e Ostra Vetere, Massimo Olivetti e Massimo Bello, riportano in primo piano la questione sanità. Deposta l’ascia di guerra, dopo la querelle con il direttore dell’Asur Franco Pesaresi che ha tenuto banco nella stagione estiva, i due sindaci riaprono una seconda fase in materia sanità. Una fase in cui vogliono verificare se quanto promesso verrà mantenuto alla luce delle ultime preoccupazioni espresse dalle federazioni e dalle organizzazioni sindacali interne all’ospedale di Senigallia.
“Chiediamo che il dibattito venga riaperto e ci rivolgiamo direttamente al presidente della conferenza dei sindaci, Maurizio Mangialardi, affinché convochi il prima possibile una nuova conferenza per affrontare la questione sanità nella sua collegialità e cioè interessando i sindaci del territorio, le sigle sindacali ed il direttore dell’Asur Pesaresi – spiegano Bello ed Olivetti – chiediamo quindi di procedere ad una serie di audizioni di tutti i soggetti interessati perché non vorremmo svegliarci un giorno e scoprire che sono state prese delle decisioni irreparabili dall’alto”.
A preoccupare i due sindaci di Ostra e Ostra Vetere è il futuro dell’ospedale di Senigallia. Per il 2011 si paventano forti tagli al personale, in particolare per gli operatori ed i dipendenti con il contratto a termine, a cui si aggiunge una possibile limitazione dei servizi ospedalieri.
In un recente incontro, promosso dalle sigle sindacali, è emersa la preoccupazione per il possibile blocco della copertura della dotazione organica che riguarderebbe 6 infermieri di ruolo, 3 amministrativi, 11 infermieri a tempo determinato, 4 ausiliari, 2 operatori socio sanitari, 2 tecnici di radiologia e 21 co.co.co. . Personale che, secondo le indagini dei sindacati, verrebbe riassorbito nella prima metà del 2011 ma solo in parte. Il piano di assunzioni infatti prevede solo 15 nuove unità mentre le restanti saranno eventualmente riassorbite nella seconda parte dell'anno.
“Dopo una prima fase dove siamo stati protagonisti di un confronto piuttosto acceso con il dottor Pesaresi siamo arrivati ad una fase distensiva. Non vogliamo mettere sotto accusa nessuno, ma parlare in maniera costruttiva – spiega Olivetti – oggi la nostra zona ha il minor gettito contributivo della regione Marche e proprio in questi giorni, è in discussione in Regione, la modifica alla legge n.13 del 2003 in merito al Piano Sanitario Regionale e possiamo essere certi che la nostra area non sarà immune da tali effetti. La partita è in mano alla Regione ma il nostro territorio non può rimanere in silenzio”.
Quello che attendono ora i sindaci Bello ed Olivetti è un incontro chiaro e proficuo.

SILVIA ARGENTATI

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