mercoledì 3 novembre 2010

Ragazzi in gita con i genitori. La proposta del Pdl dopo il no degli insegnanti. Il nodo dei tagli

Ostra. “Se i docenti non accompagnano gli alunni in gita lo faremo noi genitori”. Così risponde Fabio Frattesi, coordinatore del Popolo delle Libertà. La decisione di un consistente gruppo di insegnanti della scuola media “A. Menchetti” che ha dichiarato la non disponibilità a partecipare a visite guidate e viaggi d’istruzione in orario extrascolastico in segno di protesta contro la riforma Gelmini, viene dichiarata “grave e sconcertante” da parte del coordinamento del Pdl.
“Evidentemente gli insegnanti della scuola media stavano cercando un modo di farsi pubblicità e lo hanno trovato – dice Frattesi - se questi sono viaggi di istruzione, è palese che gli insegnanti si rifiuterebbero di fare lezione, contravvenendo alla funzione per cui sono pagati. Non riuscendo ad essere incisivi con lo sciopero a causa della frammentazione delle sigle sindacali, e quindi la scarsa adesione allo stesso, hanno studiato questa forma di protesta, che secondo loro dovrebbe avere più effetto e, dico io, non comporta la trattenuta dallo stipendio. Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono alquanto generiche e demagogiche in quanto la stima dei tagli è soltanto presunta”.
“Per quanto riguarda il blocco contrattuale, questo si è verificato per molte categorie dell’impiego pubblico, anche con remunerazione minore della loro. Le lamentele vengono da una categoria in un certo senso privilegiata, rispetto ad altre, con un orario di lavoro non troppo pesante ed una precarietà che tende a diminuire. Bisogna ricordare che in passato la scuola è stata considerata un ammortizzatore sociale e quindi le assunzioni erano mirate ad occupare i docenti anche se non occorrevano – continua Frattesi - se ci guardiamo attorno vediamo una realtà fatta di famiglie in difficoltà a causa della crisi che, sentendo le ragioni degli insegnanti, farebbero commenti poco carini. Ciò dimostra che le preoccupazioni sono infondate e sono il frutto di un ragionamento ideologico preciso. Tutte le volte che governa il centro-destra, puntualmente, ci sono cose che non vanno bene”.

SILVIA ARGENTATI

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