mercoledì 23 febbraio 2011

L’assessore Romagnoli risponde alle polemiche dell’opposizione. “Uscita strategica per non votare Un piano importante per la città”

Ostra. Il Comune approva il nuovo piano casa regionale. L’amministrazione ha portato in discussione, in consiglio comunale, la nuova Legge Regionale del Piano Casa per dare la possibilità ai consiglieri di esprimere opinioni in merito. A dirlo è l’assessore all’urbanistica Alberto Romagnoli, dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte della lista civica Nostra.
“L’amministrazione ha posto grande attenzione all’applicazione del Piano Casa nel territorio comunale al fine di incentivare l’attività edilizia per fronteggiare la crisi economica – spiega l’assessore Romagnoli - appena la regione Marche, nel 2009, varò il Piano Casa regionale, dopo l’approfondimento dei tecnici comunali e incontri sul territorio, il consiglio comunale all’unanimità approvò la sua applicazione. Nel maggio 2010, il sottoscritto, al fine di divulgare le possibilità introdotte dal Piano Casa organizzò un convegno alla presenza di esperti del settore. L’applicazione del Piano Casa regionale versione 2009, per la sua particolare formulazione, è stata un flop, e anche ad Ostra ha prodotto pochi interventi edilizi: una decina di pratiche su un totale di oltre 150”.
Da qui le molteplici richieste, giunte alla Regione, di attuare delle modifiche che potessero determinarne una maggiore attuazione: dopo un lungo dibattito, il Consiglio Regionale ha approvato, nel dicembre 2010, la nuova Legge che consente maggiori interventi (eliminato il limite dei 200mc per l’ampliamento, è consentito il recupero dei sottotetti).
“La nuova Legge regionale è stata portata in consiglio comunale entro il termine concesso dalla Regione, dopo aver partecipato a convegni dell’Anci – continua Romagnoli - la minoranza ha dichiarato di non aver letto il contenuto della Legge del Piano Casa, nonostante sia stata approvata, con ampio risalto sugli organi di stampa, dalla Regione Marche a dicembre 2010 perché altrimenti, avrebbe avuto 45 giorni di tempo per segnalare al sindaco le osservazioni in merito alla Legge. I consiglieri di minoranza, con un pretesto risibile (la mancanza di tempo per esaminare la Legge Regionale) hanno abbandonato l’aula non esprimendo alcun giudizio. Si è trattato di un espediente per non prendere posizione su un punto importante per la collettività”.

silvia argentati

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