Ostra. In concomitanza con la Mostra Nazionale dell’antiquariato e dell’artigianato artistico, la Pia Unione del Preziosissimo Sangue di nostro Signore Gesù Cristo espone, all’ammirazione dei turisti, l’apparato devozionale del Venerdì Santo.
La Pia Unione, che da circa due secoli organizza le funzioni della Settimana Santa esporrà, fino a domenica 22 agosto, l’artistico cataletto del Cristo morto presso il Santuario del Santissimo Crocifisso, in corso Mazzini. Per offrire inoltre ai turisti la possibilità di ammirare i gioielli dell’artigianato artistico locale, verrà aperta al pubblico la chiesa dei Santi Giuseppe e Filippo Neri dove è allestito il Sacro Monte del Calvario.
“Il cataletto del Cristo morto, l’elemento di gran lunga più importante ed emozionante dell’apparato devozionale della Settimana Santa, è un simulacro che fu portato per la prima volta nella processione del Venerdì Santo del 1858. Il cataletto fu decorato dall’artista locale Vincenzo Gagliardini, mentre il simulacro del Cristo morto, alto m. 1.78, pieghevole nel capo e nelle mani, è stato eseguito dal concittadino Achille Bedini (dotato di grande spirito artistico) sul finire del 1873 – spiega la Confraternita - questa singolare macchina, fin dalle prime luci dell’alba del Venerdì Santo, viene esposta alla venerazione e alla preghiera dei fedeli nel Santuario diocesano del Santissimo Crocifisso, sito nel cuore di Ostra, per tutta la mattinata, fin quando, trasportato a spalla da quattro confratelli della Pia Unione, è traslato nella basilica di Santa Croce per la celebrazione vespertina”.
Il Sacro Monte del Calvario invece, è una rappresentazione sacra che aveva lo scopo di divulgare ai più, in buona parte analfabeti, il drammatico racconto della passione e morte di Gesù. Orario d’apertura: Cataletto del Cristo morto 8-12.30, 17- 20; Sacro Monte del Calvario 8-12.30 e 17-22. La mostra dell’Antiquariato resta aperta ad Ostra fino al 22 agosto nelle sale del Palazzo dei Padri Conventuali. È sede della biblioteca comunale, che conta quasi 13.000 volumi, dell’archivio storico comunale, del museo dei fossili e della pinacoteca, dove ?gurano vari oggetti d’arte ed una magni?ca tela di Andrea Sacchi (1599-1661).
La Pia Unione, che da circa due secoli organizza le funzioni della Settimana Santa esporrà, fino a domenica 22 agosto, l’artistico cataletto del Cristo morto presso il Santuario del Santissimo Crocifisso, in corso Mazzini. Per offrire inoltre ai turisti la possibilità di ammirare i gioielli dell’artigianato artistico locale, verrà aperta al pubblico la chiesa dei Santi Giuseppe e Filippo Neri dove è allestito il Sacro Monte del Calvario.
“Il cataletto del Cristo morto, l’elemento di gran lunga più importante ed emozionante dell’apparato devozionale della Settimana Santa, è un simulacro che fu portato per la prima volta nella processione del Venerdì Santo del 1858. Il cataletto fu decorato dall’artista locale Vincenzo Gagliardini, mentre il simulacro del Cristo morto, alto m. 1.78, pieghevole nel capo e nelle mani, è stato eseguito dal concittadino Achille Bedini (dotato di grande spirito artistico) sul finire del 1873 – spiega la Confraternita - questa singolare macchina, fin dalle prime luci dell’alba del Venerdì Santo, viene esposta alla venerazione e alla preghiera dei fedeli nel Santuario diocesano del Santissimo Crocifisso, sito nel cuore di Ostra, per tutta la mattinata, fin quando, trasportato a spalla da quattro confratelli della Pia Unione, è traslato nella basilica di Santa Croce per la celebrazione vespertina”.
Il Sacro Monte del Calvario invece, è una rappresentazione sacra che aveva lo scopo di divulgare ai più, in buona parte analfabeti, il drammatico racconto della passione e morte di Gesù. Orario d’apertura: Cataletto del Cristo morto 8-12.30, 17- 20; Sacro Monte del Calvario 8-12.30 e 17-22. La mostra dell’Antiquariato resta aperta ad Ostra fino al 22 agosto nelle sale del Palazzo dei Padri Conventuali. È sede della biblioteca comunale, che conta quasi 13.000 volumi, dell’archivio storico comunale, del museo dei fossili e della pinacoteca, dove ?gurano vari oggetti d’arte ed una magni?ca tela di Andrea Sacchi (1599-1661).
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