domenica 22 agosto 2010

Tagli all’ospedale, è polemica

Senigallia. Servizi sanitari ridotti fino al 30 settembre per far fronte alle emergenze. Mentre prosegue la querelle politica tra i sindaci, che giovedì torneranno ad incontrare il direttore Pesaresi, in ospedale si sta assistendo ai primi tagli, seppure provvisori.
“Sono sospese tutte le assunzioni di personale – si legge in una nota congiunta del direttore di Zona Franco Pesaresi e del direttore sanitario Silvana Seri -. Nella necessità di garantire comunque l’attività d’urgenza del presidio ospedaliero, oltre alla rimodulazione del piano ferie, vista la riduzione dal primo di agosto di una unità medica in ciascuna delle unità di Medicina ed Oncologia, fino al 30 settembre 2010 vengono sospese le attività programmate distrettuali e sul territorio, garantite finora dal personale medico ospedaliero in forza alle due unità operative al di fuori dell’area ospedaliera: ambulatori periferici e assistenza domiciliare, e per l’unità di Oncologia anche i ricoveri ordinari programmati”. E’ il primo effetto di una carenza di liquidità per la sanità in rosso. “Nemmeno per Ustica c’è stato un muro di gomma come questo.
“Cercheremo di avere sempre più ragguagli - insiste Olivetti - e di coinvolgere gli operatori sanitari anche in incontri pubblici. E’ doveroso chiarire se le cifre ed i dati che Pesaresi ha offerto in sede istituzionale sono vere o, come parrebbe, si sia trattato di un macroscopico errore di cui si chiederà comunque conto”. Ai primi cittadini di Ostra ed Ostra Vetere ribattono i colleghi della Zona territoriale. Tutti tranne Corinaldo.
A raccogliere il loro pensiero è stato l’assessore Volpini, il primo ad aver denunciato la situazione. “Abbiamo preso atto che siamo in presenza di un disavanzo solo tendenziale, che la situazione di spesa nella nostra area è migliore della media riscontrata della nostra regione. Bello e Olivetti tendono sempre a dimenticare: la maggior parte del disavanzo dipende dai tagli al fondo sanitario, imposti dal governo Berlusconi”.

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