Continua la bagarre politica sul tema della sanità. Dopo l’intervento dei Sindaci della Valmisa in difesa dell’operato del direttore Pesaresi e dopo le dichiarazioni che lo stesso direttore ha rilasciato, ecco le repliche dei Sindaci Bello e Olivetti. Che rilanciano convocando per giovedì 2 settembre ad Ostra Vetere gli Stati generali della sanità locale e chiedendo che la nuova seduta della Conferenza dei Sindaci annunciata per giovedì 26 agosto venga registrata evitando così "possibilità di smentita da parte di alcuno". In questi giorni si stanno susseguendo numerosi interventi da parte di più esponenti politici sulla questione di finanziaria dopo l’ormai nota Conferenza dei Sindaci del 30 luglio 2010: in quell’occasione infatti emerse la grave situazione economica in cui versa l’Asur ZT4.
Diversi gli interventi dei Sindaci Massimo Olivetti e Massimo Bello, rispettivamente di Ostra e di Ostra Vetere. L’ultimo di questi riguarda la richiesta rivolta al Sindaco di Senigallia e Presidente della Conferenza dei Sindaci, Maurizio Mangialardi, con cui chiedono che la seduta, prevista per giovedì prossimo, 26 agosto alle ore 18, sia puntualmente registrata affinché "tutte le dichiarazioni riportate – hanno scritto i due Sindaci - nel verbale della riunione siano trascritte senza possibilità di smentita da parte di alcuno".
Con una nota stampa i due Sindaci fanno anche sapere di aver convocato un incontro pubblico per discutere di sanità e dell’attuale situazione relativa alla Zona Territoriale n. 4. Una sorta di conferenza degli Stati Generali della Sanità cui sono stati invitati i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni della Zona Territoriale n. 4, l’Assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani e il Dirigente regionale del settore Carmine Ruta, il Direttore dell’Asur 4 Franco Pesaresi, tutti gli Operatori Sanitari che lavorano nelle strutture del comprensorio, la RSU e il Tribunale dei diritti del Malato.
L’appuntamento, previsto per giovedì 2 settembre alle ore 21, si terrà ad Ostra Vetere nel Salone Europa "Altiero Spinelli".
Una mossa quasi obbligata dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Senigallia, Maurizio Mangialardi, e degli altri Sindaci della Valmisa intervenuti per ribadire che i tagli dipendevano dalle mancate risorse provenienti dal Governo centrale e che "la salute dei cittadini è un bene talmente prezioso da richiedere grande senso di responsabilità, spirito unitario e la messa al bando di strumentalizzazioni di parte". Le accuse di strumentalizzazioni politiche poi erano state ribadite anche da Bello e Olivetti a causa del silenzio proprio degli esponenti delle giunte di centrosinistra.
“Nulla di nuovo all’orizzonte. I nostri colleghi hanno dimostrato un pavido atteggiamento di obbedienza sacrale al loro partito di provenienza, il PD di Bersani e di Ucchielli, che li ha costretti, prima al silenzio, e poi alla difesa d’ufficio di quello che noi definiamo, senza ombra di dubbio, il “liquidatore” (Franco Pesaresi, Ndr) della sanità locale”.
“E’ irresponsabile e fuori da ogni logica farci credere e far credere a tutti che il disavanzo della nostra ASUR dipenda dai tagli del Fondo sanitario imposti dal Governo Berlusconi. I nostri colleghi si stanno auto convincendo che Berlusconi non abbia a cuore questo territorio perché così hanno detto loro di fare i vertici del PD”.
Infine la replica a quanto dichiarato dal direttore Asur in merito ai tagli ai servizi, paura questa che aleggia in più parti del territorio e che Pesaresi ha tranquillizzato chiarendo come facciano parte di processi di riorganizzazione delle strutture su cui i due Sindaci avrebbero lanciato "denunce prive di fondamento".
“Abbiamo creduto - scrivono Bello e Olivetti - che fosse stato nominato un Direttore di Zona e che si occupasse di gestione della sanità, invece dobbiamo prendere atto, con stupore, che la Regione ha chiamato a ricoprire l’incarico un dirigente di partito, a cui piace uscire dal seminato ed intervenire pubblicamente come se fosse un politico a tutti gli effetti. Con quanto ha fino ad ora dichiarato, e poi ritrattato, Pesaresi ha dato prova di non avere alcun rispetto per la Conferenza dei Sindaci di questo territorio. E, se così è, non gli rimane altro che togliere il disturbo, oppure sia la stessa Regione a revocargli l’incarico per evidente incompatibilità ambientale e territoriale manifestata in queste settimane con la Zona Asur n. 4”.
“Pesaresi non solo soffre di amnesie – concludono Bello e Olivetti - facendo finta di niente, ma nega, ancora, di ammettere quanto da egli stesso affermato ufficialmente in Conferenza dei Sindaci e alla stampa. Da poche settimane si è insediato sulla poltrona di Direttore, ma in così pochissimo tempo è riuscito a fare acrobazie gestionali che nemmeno il conosciutissimo mondo del Circo Orfei ha conseguito in decenni di lavoro e di attività”.
di Carlo Leone
Con una nota stampa i due Sindaci fanno anche sapere di aver convocato un incontro pubblico per discutere di sanità e dell’attuale situazione relativa alla Zona Territoriale n. 4. Una sorta di conferenza degli Stati Generali della Sanità cui sono stati invitati i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni della Zona Territoriale n. 4, l’Assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani e il Dirigente regionale del settore Carmine Ruta, il Direttore dell’Asur 4 Franco Pesaresi, tutti gli Operatori Sanitari che lavorano nelle strutture del comprensorio, la RSU e il Tribunale dei diritti del Malato.
L’appuntamento, previsto per giovedì 2 settembre alle ore 21, si terrà ad Ostra Vetere nel Salone Europa "Altiero Spinelli".
Una mossa quasi obbligata dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Senigallia, Maurizio Mangialardi, e degli altri Sindaci della Valmisa intervenuti per ribadire che i tagli dipendevano dalle mancate risorse provenienti dal Governo centrale e che "la salute dei cittadini è un bene talmente prezioso da richiedere grande senso di responsabilità, spirito unitario e la messa al bando di strumentalizzazioni di parte". Le accuse di strumentalizzazioni politiche poi erano state ribadite anche da Bello e Olivetti a causa del silenzio proprio degli esponenti delle giunte di centrosinistra.
“Nulla di nuovo all’orizzonte. I nostri colleghi hanno dimostrato un pavido atteggiamento di obbedienza sacrale al loro partito di provenienza, il PD di Bersani e di Ucchielli, che li ha costretti, prima al silenzio, e poi alla difesa d’ufficio di quello che noi definiamo, senza ombra di dubbio, il “liquidatore” (Franco Pesaresi, Ndr) della sanità locale”.
“E’ irresponsabile e fuori da ogni logica farci credere e far credere a tutti che il disavanzo della nostra ASUR dipenda dai tagli del Fondo sanitario imposti dal Governo Berlusconi. I nostri colleghi si stanno auto convincendo che Berlusconi non abbia a cuore questo territorio perché così hanno detto loro di fare i vertici del PD”.
Infine la replica a quanto dichiarato dal direttore Asur in merito ai tagli ai servizi, paura questa che aleggia in più parti del territorio e che Pesaresi ha tranquillizzato chiarendo come facciano parte di processi di riorganizzazione delle strutture su cui i due Sindaci avrebbero lanciato "denunce prive di fondamento".
“Abbiamo creduto - scrivono Bello e Olivetti - che fosse stato nominato un Direttore di Zona e che si occupasse di gestione della sanità, invece dobbiamo prendere atto, con stupore, che la Regione ha chiamato a ricoprire l’incarico un dirigente di partito, a cui piace uscire dal seminato ed intervenire pubblicamente come se fosse un politico a tutti gli effetti. Con quanto ha fino ad ora dichiarato, e poi ritrattato, Pesaresi ha dato prova di non avere alcun rispetto per la Conferenza dei Sindaci di questo territorio. E, se così è, non gli rimane altro che togliere il disturbo, oppure sia la stessa Regione a revocargli l’incarico per evidente incompatibilità ambientale e territoriale manifestata in queste settimane con la Zona Asur n. 4”.
“Pesaresi non solo soffre di amnesie – concludono Bello e Olivetti - facendo finta di niente, ma nega, ancora, di ammettere quanto da egli stesso affermato ufficialmente in Conferenza dei Sindaci e alla stampa. Da poche settimane si è insediato sulla poltrona di Direttore, ma in così pochissimo tempo è riuscito a fare acrobazie gestionali che nemmeno il conosciutissimo mondo del Circo Orfei ha conseguito in decenni di lavoro e di attività”.
di Carlo Leone
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