“Abbiamo letto con stupore e meraviglia le dichiarazioni della Rappresentanza sindacale dell’Asur 4, chiedendoci se i sindacati sono veramente preoccupati di quanto stia accadendo oppure se la loro difesa d’ufficio di Pesaresi sia stata telecomandata da alcuni vertici politici di sinistra, che governano gran parte del territorio marchigiano”. Esordiscono così Massimo Bello e Massimo Olivetti, rispettivamente Sindaco di Ostra Vetere e Sindaco di Ostra, a proposito dell’intervento dei rappresentanti sindacali di centrosinistra della Zona Territoriale n. 4 dell’Asur sulla grave situazione, che sta vivendo la sanità locale e regionale. “A differenza di quello che afferma lo scarno comunicato sindacale – dicono Bello e Olivetti – la nostra preoccupazione e le nostre perplessità nascono proprio dai dati allarmanti riferiti dal Dr. Pesaresi alla Conferenza dei Sindaci, convocata d’urgenza dal Sindaco del Comune di Senigallia e dalla successiva ed altrettanto allarmante smentita compiuta dai vertici della sanità marchigiana, i quali, nei giornali, hanno immediatamente preso le distanze proprio da quanto aveva riferito e sostenuto il dott. Pesaresi, sia in sede istituzionale che di fronte agli organi di stampa. Questo è, certo, un dato incontrovertibile che nessuno davvero può smentire né strumentalizzare, poiché è provato da documenti. Basti che la RSU legga il verbale della seduta della Conferenza dei Sindaci per rendersi conto che il nuovo Direttore Generale, e non certo i sottoscritti, ha dipinto la situazione della nostra ASUR, utilizzando tinte davvero fosche. E’ stato proprio Pesaresi che all’assemblea dei Sindaci ha parlato della grave situazione finanziaria, che avrebbe colpito la nostra struttura sanitaria, attribuendone la causa non tanto al taglio statale, quanto, a suo dire, piuttosto proprio ad uno spaventoso disavanzo dell’ASUR medesima, dovuto ad una forte lievitazione della spesa sanitaria nella nostra Zona. Vorremmo ricordare alla RSU della Zona Territoriale 4 o, comunque, all’anonimo che ha scritto il comunicato comparso su alcuni organi di stampa domenica scorsa, che il Sindaco di Senigallia, in quella sede, si era impegnato a diramare un comunicato stampa a nome di tutti i Sindaci della Zona, con cui si manifestava una forte preoccupazione per quanto ci era stato relazionato e la decisa contrarietà che la nostra Zona, già tanto in passato vessata, dovesse subire nuovi e gravi tagli. Purtroppo, Mangialardi, a differenza di quanto concordato, in modo del tutto ingiustificato, ha preferito rimanere muto”.
“Così, abbiamo ritenuto doveroso informare i cittadini e le altre istituzioni – continuano Bello e Olivetti - che quanto comparso sulla stampa non era frutto di un errore dei giornalisti, ma era proprio quanto lo stesso Direttore aveva denunciato in sede istituzionale e, nel contempo, abbiamo ribadito la necessità di trovare i responsabili del disavanzo, dal momento che, come detto, il nostro territorio non può più pagare per colpe non sue. Il nostro intervento non era certo strumentale, come invece è proprio quello cui rispondiamo, di certi sindacalisti attaccati a personaggi politici locali, ma piuttosto era doveroso, nel rispetto e nell’adempimento delle funzioni del nostro mandato, che è proprio quello di rappresentare e difendere la nostra gente ed il nostro territorio. La RSU della Zona 4 sembra inoltre dimenticare che all’indomani del nostro intervento, è comparso un comunicato stampa proprio dell’ASUR Regionale, con cui si smentivano i dati forniti dal neo Direttore Regionale e si parlava solo di tagli, ben più contenuti di quelli indicati da Pesaresi, attribuibili alla manovra finanziaria statale. Proprio questo intervento ha di fatto delegittimato il Direttore Generale Pesaresi e, comunque, ha creato una confusione deleteria, proprio per la discussione e l’analisi del problema. Così abbiamo ritenuto obbligatorio intervenire nuovamente nel dibattito, chiedendo a gran voce una nuova convocazione della Conferenza dei Sindaci, ove ci venissero mostrate le cifre ed i documenti, al fine di chiarire l’equivoco”.
“E’ evidente, infatti, che qualora, come sostengono i vertici regionali, il disavanzo non ci fosse, l’errore commesso dal Direttore Generale sarebbe così imbarazzante da rendere necessarie più che opportune le sue dimissioni; qualora, invece, lo stato delle cose fosse proprio come dice lo stesso dott. Pesaresi, si dovrebbero cercare in modo pervicace le responsabilità sia di chi ha creato questo disavanzo che di chi eventualmente lo ha nascosto durante l’ultima elezione regionale”. “Ad oggi l’imbarazzante silenzio del Direttore Generale e dei massimi vertici della sanità Regionale, nonché l’ingiustificato immobilismo del Sindaco di Senigallia, che non ha ancora convocato la Conferenza dei Sindaci, nonostante quanto promesso ed il clamore che la vicenda sta avendo, è stranamente rotto solo da questo comunicato della RSU, che appare più partitico che non di contenuto sindacale”.
“Siamo davvero di fronte ad una situazione grottesca, in cui non si riesce ancora a comprendere – aggiungono i due Sindaci – chi abbia ragione e chi abbia torto. Ora, di fronte a tutto ciò, ci siamo chiesti, come del resto stanno facendo tutti, che cosa stia accadendo. Perché la nostra preoccupazione, a differenza di qualche sindacato telecomandato, che è capace di fare solo un distinguo politico e niente più, è la preoccupazione di un territorio, che ha bisogno di servizi e di strutture più forti e presenti ovunque; la nostra preoccupazione è quella di un territorio, che ha pagato negli ultimi vent’anni il prezzo più alto del riordino sanitario marchigiano e che non è più disposto a farlo”.
“Se vi sono responsabilità gestionali, se qualcuno ha mentito su dati e cifre, questi andranno perseguiti, per ora tuttavia è necessario che si faccia – hanno ribadito ancora Bello e Olivetti – al più presto chiarezza. Quello di cui prendiamo atto è che ci sono due realtà diverse: quella di Pesaresi, poi, smentita, e quella della Regione. Vorremmo capire qual è la vera, per quale motivo si è creata questa vistosa contraddizione e quali conseguenze scaturiranno da questa tragica commedia”.
“Qui non si tratta di fare politica e nemmeno di creare divisioni o distingui. Ciò, in cui sbagliano i rappresentanti sindacali dell’Asur 4, è di trascinare il dibattito sul piano politico. Da una parte, scandiscono a chiare lettere, come del resto fanno un po’ tutti, che la colpa è della manovra del Governo, dall’altra, attaccano due Sindaci, che hanno il dovere e la responsabilità nei confronti delle Comunità che amministrano di chiedersi cosa stia accadendo. E noi lo abbiamo fatto, chiedendo in Conferenza dei Sindaci spiegazioni, documenti e una convocazione urgente dell’Organo, di cui facciamo parte, senza però avere, per ora, alcuna risposta. Se tutto rimane invariato, se nessuno osa dare spiegazioni, se il Direttore Pesaresi si chiude in un silenzio incomprensibile senza riferire al più presto nella sede deputata, cioè la Conferenza dei Sindaci, insieme a Mezzolani, Ruta e Ceccarelli, non vediamo altra soluzione che, da una parte, le dimissioni del Responsabile di Zona dell’Asur e di quei vertici della Regione, che sanno, ma non parlano. Ai sindacati dell’Asur diciamo solamente che noi Sindaci continueremo a sostenere quanto sin ora abbiamo detto ufficialmente: non ci fermeremo, ma continueremo a salvaguardare il nostro territorio da chi, invece, vuole, ancora una volta, sacrificarlo”.
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