“Abbiamo preso atto del Documento inviatoci dal Sindaco Mangialardi lunedì sera, via posta elettronica, e ci siamo stupiti, martedì mattina, di come in un articolo, apparso sul quotidiano on line "Vivere Senigallia", si sia affermato che lo stesso Documento sia stato già sottoscritto da tutti i Sindaci della Zona ad eccezione dei Sindaci di Ostra e di Ostra Vetere! Ci chiediamo come ciò sia stato possibile considerato che nella lettera allegata al documento, Mangialardi abbia chiesto ai colleghi una conferma o qualche suggerimento, ovvero osservazione, da inoltrarti entro il 31 agosto!” Rispondono così Massimo Bello e Massimo Olivetti, rispettivamente Sindaco di Ostra Vetere e di Ostra, alla lettera inviata dal Presidente della Conferenza dei Sindaci e Sindaco di Senigallia, Maurizio Magialardi, per chiudere il “caso sanità” scoppiato in queste ultime settimane nella Zona Territoriale n. 4. I due Sindaci del comprensorio non ci stanno all’ennesima presa in giro e non solo rispondono al “diktat” del collega di Senigallia, ma dichiarano di essere pronti ad incontrare il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, “per spiegargli cosa stia accadendo in questo territorio e in questa Regione.”
“Al di là della forma, che spesso è anche sostanza, non possiamo condividere – dicono Bello e Olivetti - il Documento sottopostoci in quanto nelle "aggiunte", apportate dal Sindaco Mangialardi, si evidenziano dei pericolosi intendimenti per la nostra sanità locale, che non possiamo avallare. In particolare, non condividiamo l'idea che l'Ospedale di Senigallia possa essere ridotto a "satellite" dell'Area Metropolitana di Ancona nei termini e nei modi enunciati e sottointesi nel documento. Sarebbe un gravissimo errore politico e strategico sottomettere questa nostra Zona, ancora una volta, a decisioni che non tengano affatto conto di quelle peculiarità e di quelle eccellenze che attualmente offre il polo ospedaliero senigalliese.”
“Avallare una tale proposta significherebbe – ribadiscono i due Sindaci - depauperare il nostro territorio di quei servizi vitali che attualmente vengono offerti. Per quanto riguarda, invece, il documento proposto oggi via e-mail, che trae origine da quello approvato il 7 giugno 2010, torniamo a chiederci l'opportunità di ribadire quanto già espresso all'unanimità in quella sede e le ragioni per le quali dobbiamo riapprovarlo con "aggiunte", che appaiono fuorvianti e deleterie per il nostro territorio perché ciò significa aver, di fatto, ceduto alle pressioni anconetane di far pagare un ulteriore prezzo al nostro territorio, già colpito in passato da gravi tagli.” “Sorprende anche il silenzio, nel Documento, sulle esternazioni del Direttore di Zona “sfiduciato” Franco Pesaresi – aggiungono i Sindaci Bello e Olivetti - che hanno creato non pochi disagi e dubbi sulla gestione della nostra sanità, così come l'assoluto mancato riferimento a quanti del Personale medico ed infermieristico, nonostante abbiano vinto procedure concorsuali, non sia stato dato seguito alla loro assunzione.”
“Poiché riteniamo utile, opportuno e giusto, anche nei confronti dei territori che rappresentiamo, vederci istituzionalmente – aggiungono ancora Bello e Olivetti - ed aprire una ampia discussione sul futuro della sanità, sulla base della quale confezionare un Documento unitario e condivisibile da sottoporre ai Vertici della Sanità regionale, non riteniamo serio né democratico l'averci sottoposto un diktat preconfezionato con l'inusuale e poco originale ricorso al sistema del "taglia-incolla". “La fretta non è la soluzione migliore – concludono i due Sindaci - per difendere la nostra sanità, tanto meno proporre strane riqualificazioni di servizi e di strutture sanitarie, che mascherano, in realtà, un disegno di depotenziamento del nostro Ospedale. Se tutto questo viene proposto solo per tamponare quanto accaduto, ci sembra riduttivo ed offensivo perché i Sindaci non sono "pupi rossi e blu del calciobalilla" da muovere solo quando fa comodo. Evitiamo di aggiungere errori ed orrori a quanto abbiamo già dovuto assistere nelle ultime due Conferenze dei Sindaci, a cui abbiamo partecipato.”
sindaci di Ostra Vetere e Ostra
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