venerdì 24 settembre 2010

Ostra: Olivetti, 'L'intervento sulla sanità non muove da ambizioni politiche'

Proprio mercoledì su questo giornale on line ho visto comparire un articolo della Lista Civica NOstra dal titolo “il paese è orfano del suo sindaco”. In un primo momento pensavo si trattasse di una semplice goliardata del gruppo di minoranza di Ostra: negli ultimi giorni, infatti, assieme a gran parte della giunta mi sono recato in Germania, per far visita al paese tedesco con noi gemellato e credevo che gli ex amministratori, non vedendomi in città, avessero voluto lanciare un simpatico allarme. Poi ho letto l’articolo e sono rimasto francamente interdetto: secondo la Lista Civica NOstra, sedicente lista civica del mio paese, dietro il cui nome si nasconde quel che resta del PD locale, la sanità sarebbe una delle “cose che poco c’entrano con l’ incarico istituzionale” di Sindaco e verrebbe da me utilizzata “per attaccare cinicamente settori essenziali alla comunità”. Al di là del fatto che il mio concetto di democrazia mi impedisce di concepire quali siano i settori essenziali della comunità, che dovrebbero restare immuni, come sancta sanctorum, dalle critiche, mi domando se chi ha scritto quell’articolo si renda conto della gravità del suo contenuto. Seppur sia pleonastico, credo sia doveroso ricordare agli autori dell’articolo che la salute è uno dei diritti fondamentali di ogni cittadino che maggiormente incidono nella vita quotidiana di ogni paese. E’ per questo che mi permetto di dissentire in modo fermo e deciso dai miei detrattorie ribadisco la mia ferma convinzione che se fossi rimasto in silenzio ad assistere a tanta e tale vicenda sarei certamente venuto meno al mio dovere istituzionale. D’altronde basta aprire i quotidiani per accorgersi che analoghe iniziative vengono prese in molti altri Comuni nella nostra Regione e basta avere un pochino di memoria per ricordare che anche nel nostro territori, in passato, si sono registrate forti prese di posizioni dei Sindaci contro ogni tentativo di intervento penalizzante per la sanità. Per questo sono rimasto sconcertato nel leggere una simile censura, considerando che chi mi critica ha rivestito fino a pochi mesi fa ruoli importanti nell’amministrazione di Ostra. Forse questi ex amministratori, sono ancora troppo concentrati sul capire perché hanno perso il governo della città, che non pongono orecchio alle preoccupazioni della gente. Se così non fosse, sono certo che avrebbero percepito la preoccupazione di quelle cittadine ostrensi che lavorano all’Ospedale di Senigallia, con un contratto precario, e temono per il loro futuro. Così come sono certo che avrebbero accolto le doglianze di quelle altre cittadine ostrensi che nonostante abbaino vinto regolarmente un concorso all’Ospedale di Senigallia ed abbiano ricevuto il primo luglio una raccomandata con cui si preannunciava la loro assunzione per il 31 luglio, tuttavia vivono ancora nella precarietà, perché il nuovo Direttore (che forse per i miei detrattori è un “settore essenziale alla comunità”) ha pensato bene far loro recapitare, proprio il 30 luglio, un telegramma con cui si comunicava che l’assunzione non sarebbe più avvenuta. Così come avrebbero saputo che alcuni ricoveri programmati sono stati disdetti, ed avrebbero posto maggiore attenzione a quegli altri cittadini ostrensi che in questi giorni si lamentano perchè non riescono, nonostante il tanto decantato CUP regionale, a prenotare una visita all’Ospedale. Ecco perché non potevo credere che gente che è in politica da una vita potesse non comprendere che la sanità deve essere difesa anche a livello comunale, per cui sono giunto alla conclusione che si trattava di una banale strumentalizzazione, imbellettata con un titolo accattivante, organizzata da chi, quando governava la città, era abituato a piegarsi proprio a quei “settori essenziali alla comunità”, senza mai prendere le difese della nostra gente. In realtà se davvero fossero convinti che la sanità non sia un settore vitale per la nostra comunità, perché questi signori della Lista Civica NOstra si sarebbero scomodati, come hanno fatto, per recarsi, di notte, come dei carbonari, nella Sezione del PD Senigalliese, per incontrare in gran segreto il Dott. Pesaresi? Spero che da quell’incontro abbiano avuto le risposte alle logiche domande che nessuno ad oggi ha dato e che qui riassumo: 1.E’ vero che, come ha sostenuto pubblicamente l’Assessore Volpini, la Regione Marche ha un deficit nel settore sanitario di 52 milioni di euro, di cui ben 6 in quello della Zona 4 di Senigallia e che questa situazione economica esisteva già in periodo elettorale, quando si faceva credere che la Regione Marche per la spesa sanitaria fosse una delle Regioni più virtuose d’Italia? 2.E’ vero che come ha sostenuto il dott. Pesaresi nella riunione della Conferenza dei Sindaci del 30 luglio scorso, le difficoltà economiche della nostra Zona Territoriale sono dipese in parte dai tagli governativi ed in parte dal mancato controllo della spesa sanitaria durante il periodo elettorale regionale? 3.Perché di fronte a tali e tanto gravi affermazioni non è seguita una altrettanto incisiva azione univoca dei Sindaci della zona, ma piuttosto si è assistito ad un equilibrismo dialettico che ha fatto smentire quanto affermato precedentemente? e perché se fossero false, chi ha fatto quelle dichiarazioni si trova ad oggi ancora al suo posto? 4.Perché per la prima volta nella storia locale il Sindaco del Comune Capofila, il 30 agosto ha inviato un documento blindato, intimando agli altri colleghi di firmarlo entro il giorno successivo, in cui si auspicava l’inglobamento dell’Ospedale di Senigallia in quello metropolitano di Torrette? Vorrei comunque tranquillizzare i soloni della Lista Civica Nostra: il mio chiasso sulla vicenda non muove certo da pseudo ambizioni politiche, altrimenti avrei dovuto restare in silenzio, ossequiando e riverendo proprio quei “settori essenziali alla comunità”, magari a discapito della mia città. Questo sì che è un modo certo e sicuro per fare carriera. Le mie doglianze sono meno sottili e più pratiche: nascono da un attento esame delle altrui affermazioni e dalla preoccupazione che colgo quotidianamente tra la gente. Se davvero la mia voce dà fastidio (come pare nel leggere il Vostro articolo) è facile zittirmi: datemi le risposte alle domande e le certezze che la sanità locale, già tanto sacrificata in passato nella nostra Zona, non debba essere più immolata di fronte ad interessi di partito.

da Massimo Olivetti
sindaco di Ostra

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