venerdì 3 settembre 2010

“Non firmeremo il documento”. I sindaci Bello e Olivetti sulla sanità locale: atto incomprensibile

Senigallia Non firmeremo alcun documento, che preveda il declassamento del nostro ospedale fino a farlo divenire un satellite di quello di Torrette di Ancona nell'ambito del progetto di Area vasta deciso dalla Regione e dal direttore di Zona Franco Pesaresi. Non firmeremo alcun documento a scatola chiusa senza prima averne parlato in una riunione della Conferenza dei sindaci che il sindaco di Senigallia ha il dovere, a questo punto, di convocare con la massima urgenza, e non possiamo accettare di parlare di sanità al telefono o via e-mail.
Non usano mezzi termini i sindaci di Ostra Vetere e di Ostra, rispettivamente Massimo Bello e Massimo Olivetti, a proposito dell'invito a sottoscrivere, via telefono, il documento stilato dal Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Se si vuole condivisione ed unanimità su un atto di indirizzo, occorre - dicono Bello e Olivetti - prima chiarire alcuni aspetti significativi dell'intera vicenda che ha colpito la sanità locale, altrimenti non ha senso e non vi sono ragioni sostanziali che ci possano indurre a cambiar idea. Se qualcuno pensa di chiudere la questione, come se nulla fosse successo, si sta sbagliando. E' da irresponsabili presentarci un documento, su cui non si è aperto alcun dibattito e confronto serio nell'unico luogo istituzionale deputato ad occuparsi di sanità: la Conferenza dei sindaci.
In relazione, poi, al direttore Pesaresi - aggiungono i due sindaci - ci ha meravigliato il fatto che egli abbia consegnato alla Conferenza dei capigruppo i budget aziendali ed i report trimestrali, mentre ai sindaci non abbia dato nulla nonostante la nostra richiesta del 30 luglio scorso. Un comportamento istituzionalmente scorretto e poco rispettoso nei confronti di autorità locali quali i sindaci. E' evidente, oramai, come da parte di Pesaresi vi sia un atteggiamento di chiusura e di presunzione nei confronti delle istituzioni democraticamente elette che non ha eguali nella storia di questo territorio. Ci stupisce, poi, anche il comportamento di Mangialardi, che nulla ha fatto perché i sindaci di questa Zona avessero quei budget aziendali. L'unica cosa che ha saputo fare il sindaco di Senigallia è stata quella di telefonarci per firmare il documento di resa”.

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