Senigallia. “Confusione, contraddizioni e superficialità nei documenti esibiti durante l’assemblea a Ostra Vetere sulla sanità”. Non usano mezzi termini i coordinatori del Tribunale del Malato locale, Umberto Solazzi, e regionale, Anna Amadei. Che adesso chiedono ai vertici dell’azienda sanitaria garanzie sul futuro delle strutture senigalliesi.
“Abbiamo seguito con molta attenzione e preoccupazione tutto il dibattito apparso sulla stampa non ultimo l’incontro promosso dai sindaci di Ostra e Ostra Vetere - sottolineano Solazzi e Amadei -. Un’ occasione perduta per l’assenza dei responsabili politici ed amministrativi della Regione e degli altri Comuni della nostra zona. I cittadini hanno il diritto di conoscere, di capire e di partecipare alle decisioni che riguardano tutta l’organizzazione sanitaria. La salute non è né di destra né di sinistra ma è un diritto individuale ed un bene comune e se i sindaci sono titolari della loro salute i cittadini sono i maggiori azionisti della Sanità perché finanziata prioritariamente da tutti gli uomini onesti che pagano le tasse”.
“Per senso di responsabilità ci siamo astenuti volutamente fino ad oggi di intervenire sugli organi di informazione. Se oggi usciamo sulla stampa è perché secondo noi da tutta la documentazione ufficiale acquisita in occasione dell’incontro tenutosi a Ostra Vetere emergono confusione, contraddizioni, superficialità, il non tener conto della proposta del nuovo piano socio sanitario n°14/2010 in fase di discussione nella V° Commissione Regionale, nel Consiglio delle autonomie locali e dei specifici ruoli dei vari livelli istituzionali”.
“In questa fase - sottolineano i responsabili del Tribunale del malato - è determinante il ruolo che il Comune capofila e la relativa Conferenza dei sindaci hanno nell’osservare il Piano partendo dai reali bisogni dei cittadini e facendo prevalere non le divisioni ma l’interesse del bene comune. Per questi motivi chiediamo ufficialmente un’incontro con il sindaco di Senigallia e l’assessore Volpini, che più di altri conosce la storia del nostro territorio, perché si adoperino a ricomporre i rapporti con tutti i Comuni della zona senza discriminazione alcuna, nel rispetto dei cittadini specie quelli più fragili e più deboli che in questi giorni sono stati sottoposti a incertezze e preoccupazioni sul futuro della loro salute. A questi cittadini i responsabili di tutto questo “bailamme” dovrebbero avere l’umiltà di chiedere scusa e di dichiarare il loro impegno a voltare pagina”.
“Abbiamo seguito con molta attenzione e preoccupazione tutto il dibattito apparso sulla stampa non ultimo l’incontro promosso dai sindaci di Ostra e Ostra Vetere - sottolineano Solazzi e Amadei -. Un’ occasione perduta per l’assenza dei responsabili politici ed amministrativi della Regione e degli altri Comuni della nostra zona. I cittadini hanno il diritto di conoscere, di capire e di partecipare alle decisioni che riguardano tutta l’organizzazione sanitaria. La salute non è né di destra né di sinistra ma è un diritto individuale ed un bene comune e se i sindaci sono titolari della loro salute i cittadini sono i maggiori azionisti della Sanità perché finanziata prioritariamente da tutti gli uomini onesti che pagano le tasse”.
“Per senso di responsabilità ci siamo astenuti volutamente fino ad oggi di intervenire sugli organi di informazione. Se oggi usciamo sulla stampa è perché secondo noi da tutta la documentazione ufficiale acquisita in occasione dell’incontro tenutosi a Ostra Vetere emergono confusione, contraddizioni, superficialità, il non tener conto della proposta del nuovo piano socio sanitario n°14/2010 in fase di discussione nella V° Commissione Regionale, nel Consiglio delle autonomie locali e dei specifici ruoli dei vari livelli istituzionali”.
“In questa fase - sottolineano i responsabili del Tribunale del malato - è determinante il ruolo che il Comune capofila e la relativa Conferenza dei sindaci hanno nell’osservare il Piano partendo dai reali bisogni dei cittadini e facendo prevalere non le divisioni ma l’interesse del bene comune. Per questi motivi chiediamo ufficialmente un’incontro con il sindaco di Senigallia e l’assessore Volpini, che più di altri conosce la storia del nostro territorio, perché si adoperino a ricomporre i rapporti con tutti i Comuni della zona senza discriminazione alcuna, nel rispetto dei cittadini specie quelli più fragili e più deboli che in questi giorni sono stati sottoposti a incertezze e preoccupazioni sul futuro della loro salute. A questi cittadini i responsabili di tutto questo “bailamme” dovrebbero avere l’umiltà di chiedere scusa e di dichiarare il loro impegno a voltare pagina”.
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